Vivian Lamarque, la semplicità di un'anima profonda - Level: intermediate
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- Apr 5, 2015
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Vivian Lamarque è una poetessa milanese, nata vicino a Trento nel 1946. Di origini valdesi, a nove mesi è stata data in adozione, in quanto illegittima, a una famiglia cattolica di Milano. A dieci anni ha scoperto di avere due madri e ha iniziato a scrivere le prime poesie. In età adulta ha insegnato italiano agli stranieri e letteratura in alcuni licei privati, continuando a comporre e a vincere molti premi letterari. Dal 1992 collabora con il Corriere della Sera.
La poesia che segue è tratta da Fine millennio, raccolta di poesie dedicata “ai poveri che ci circondano” (Poesie 1972-2002)
Nuvola
a Jole
Che nuvola gigante guarda si sta
spostando oh guarda quante quante
persone dentro quante dove vanno
saranno milioni e milioni guarda
viaggiano come in vagoni ma
leggeri pesano come pensieri
lieti come petali seccati eppure
sono i Già-Morti o che siano i Non-Ancora
Nati? o forse che sia circolare questo venire
questo andare forse come a Milano la 91
la 92 quando scendi non muori vai
ritornerai che nuvola gigante
guarda le persone che erano
malate guarda le piante mai
innaffiate guarda persino velieri
oh quel morto annegato di ieri guarda milioni
e milioni che vanno che vanno
non sembrano stanchi guarda che bambini
leggeri e signore vestite di bianco di rosa
guarda una sposa un branco un cane pastore
che sembra un santo forse è stato incoronato
sì l’hanno fatto re del cielo per quanto in terra
ha patito di calci e bastoni oh guarda su quella
nuvola frastagliata guarda una bambina dall’aria
spaesata guarda deve essere appena arrivata.
***
Attività 1
Come vedi il testo non ha quasi nessun segno di punteggiatura. Questo lo rende fluido come un’onda e dà a ogni parola il suo spazio, senza gerarchie. Prova ora ad aggiungere tu virgole, punti, due punti ecc. Scegli tu dove e come finisce una frase, crea il tuo senso nel testo.
Attività 2
Nella poesia ci sono sue verbi al futuro. La loro funzione però non è la stessa. Guarda i due esempi di dialogo e prova a capire quale dei due verbi appartiene al primo esempio e quale al secondo.
Esempio n°1
A – Ciao Daniele! Allora cosa farai la prossima estate?
B – Andrò negli Stati Uniti per partecipare a uno scambio culturale.
In questo caso i verbi esprimono un’azione nel futuro.
Esempio n°2
A – Ciao Daniele, ho chiamato Elisa al cellulare ma non risponde… Dove sarà?
B – Mah, non so, sarà in riunione o avrà la suoneria troppo bassa.
In questo caso i verbi non esprimono un’azione nel futuro, ma vogliono comunicare un dubbio, un “forse”, una supposizione nel presente. Questo secondo futuro si chiama futuro epistemico.
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